Un periodo denso di significato e di simboli dove la natura si tinge di colori
caldi e profondi, dal giallo al rosso, dove le foglie cadono dagli alberi
ricoprendo il tutto di un colorato tappeto. La nostra Maison su queste
pagine, come abbiamo fatto già altre volte, vuole sottolineare il senso del
nostro appartenere ad un sistema naturale più vasto e riconnetterci con i
suoi valori, con i suoi simboli, energie. Sembra il “canto del cigno”: ancora
caldo, giornate luminose, colori – foglie ma anche frutti – mai così
sgargianti. Un’iniezione di energie colorate per
affrontare il buio prossimo. In autunno cadono tutte le cose fragili: battute
dal vento e dalle piogge, in un attimo, cadono.


L’Equinozio d’autunno ci conduce alla stagione del ‘lasciar andare’
non prima di aver attraversato la soglia dell’equilibrio perfetto, quello
in cui Luce e Buio si equivalgono: dal latino aequinòctium aequis, il giorno è
lungo esattamente come la notte, in questa giornata.
L’Equinozio d’autunno, che quest’anno cade il 22 settembre, è stato
preceduto di un giorno da un plenilunio nel segno dei Pesci: due giorni di
settembre, che sono stati come un una vera e propria danza.


Anche per noi l’autunno è una tavolozza per gioielli che inseguono il respiro
celeste; concludiamo con un grande amico, un immenso artista, Vincent van
Gogh, che scriveva: “Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani,
tele e colori per dipingere la bellezza che vedo”.


Segui l’evento sul sito del nostro partner tecnologico: https://homesetv.com/

Gabriella Rivalta è presente con i suoi ‘gioielli sogno‘ all’evento “The New World Of Beauty©“, 6, 7, 8 settembre a Milano e in diretta streaming

Dal 6 all’8 Settembre una immersiva esperienza emozionale: si celebrerà le donne, la bellezza, la creatività, in diretta dal cuore della Milano del Fuori Salone.

Vogliamo parlare di bellezza e di design, ambedue sottendono la capacità di trascendere l’ordinario, ecco quello che la nostra Maison insegue e offre nel nome di una ricerca incessante, convinti che, come diceva il grande Dostoevskij, la bellezza salverà il mondo.

The New World Of Beauty©, l’evento dal 6 al 8 settembre, a Milano

Uno dei grandi stilisti del capello, Lepri Lifestyle SalonAveda di via degli Omenoni, a pochi passi dalla Scala, vera icona della Milano della moda e design, ospiterà un evento tra i più originali dell’anno con al centro anche i gioielli #GabriellaRivalta. Grazie ad una troupe di Home SeTv®, sarà installato uno studio televisivo nel celebre salone. Le protagoniste saranno 9 donne che hanno deciso di condividere impegno e progetti di vita, in un momento tanto importante come è quello che lega la cura dei capelli con il bisogno di condivisione e apertura. Un team di conduttori tesserà il ‘filo verde’ che legherà le conversazioni introducendo ospiti, esperti, e i numerosi elementi multi mediali nel segno della bellezza, del design e della sostenibilità.

L’evento The New World Of Beauty in streaming nazionale sarà contemporaneo al lancio della nuova Collezione “ROSA”: con inostri gioielli vorremmo sempre riuscire a offrire una meraviglia da svelare, una sensazione da ritrovare, una emozione da far sbocciare. Perché crediamo che la bellezza non sia un mero fatto estetico, bensì qualcosa che si esprime attraverso i materiali usati, la tecnica raffinata usata, che si lega con la grande tradizione italica da sempre centro dell’universo della bellezza.

la nuova collezione Rosa Luce sarà presentata durante l’evento “the new world of Beauty”

I Partner dell’evento sono garanzia di prestigio

Il prestigio e la credibilità dei partner, Aveda, Banca Mediolanum e Wellness Bongio, insieme naturalmente a Gabriella Rivalta, sono il sigillo a garanzia della qualità, bontà e serietà dell’evento.

Trattandosi di un format tutto al femminile, la partecipazione straordinaria di un personaggio iconico come Jo Squillo – cantante, showgirl, imprenditrice – impegnata con la sua Onlus nella sensibilizzazione della lotta contro la violenza sulle donne, offre un valore aggiunto alla “tre giorni” milanese.

Main sponsor dell’iniziativa sarà Home SeTv®, mentre la produzione dell’evento è di FilmareGroup, agenzia pluripremiata nel settore eventi.

Segui l’evento sul sito del nostro partner tecnologico: https://homesetv.com/


Vogliamo ricordare questa nuova conquista, affinchè i nostri giorni ritrovino, al di là di un consumo privo di valore, al di là di un tempo ostile senza poesia, la propria identità profondamente legata alla creatività, al genio, alla bellezza. Anche noi di #GabriellaRivalta siamo schierati nella lotta contro l’oscurantismo, la banalità e l’analfabetismo estetico. Semplicemente con gioielli a modello unico, costruiti con amore e arte, nel nome di un “sogno”.

Ebbene il nostro piccolo Paese è in cima alla vetta, stiamo parlando di qualcosa che appartiene a 167 Paesi del mondo: siti culturali, siti naturali e siti misti. E siamo, semplicemente, più in alto.

Con gli affreschi del Trecento di Padova ed anche con il miracolo di Montecatini Terme, la nostra Terra sale in vetta alla graduatoria con 57 siti UNESCO. Al secondo posto, la Cina, il Paese della Grande Muraglia, con 55 luoghi patrimonio dell’umanità. Tedeschi e spagnoli sono terzi con 48.

C’è una ultima nota che vogliamo condividere con voi: la ricerca della Fondazione Symbola, ha come titolo «L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi». Il progetto parla della filiera culturale e creativa e l’industria manifatturiera influenzata dalla cultura che vale da sola il 17% della ricchezza nazionale.

Per finire, come altre volte, ci aiutiamo con i pensieri di chi, l’arte e la bellezza l’ha eletta madre totalizzante del proprio essere.

Dove si crea un’opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bimbo, là opera la vita e si è aperta una breccia nell’oscurità del tempo”, così scriveva Hermann Hess; Ada Merini è sulla stesa lunghezza d’onda: “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”. Ma lasciamo ad un altro poeta, John Keats, l’ultima parola: “Una cosa di bellezza è una cosa per sempre”.


21 GIUGNO – Solstizio d’estate

Alle 5,31 del 21 giugno inizia ufficialmente l’estate. Il fascino di un momento magico, venerato anche dagli antichi. La parola solstitium è costituita da ‘sol’, che significa sole, e ‘stitium’ ovvero fermo. Il significato, insomma, è ‘il sole si ferma’, nel moto apparente dell’astro nel cielo. Celebrato da millenni, il solstizio era venerato anche dagli antichi, che avevano acquisito la consapevolezza del cambio regolare, nel corso dell’anno, del percorso del sole, oltre che della posizione dell’alba e del tramonto.

Parliamo, dunque, di nuovo di ritmo naturale, di stagioni che si susseguono, di umori che si alternano, parliamo di nuovo di armonia naturale, di cielo e di terra, parliamo di nuovo di magia che non sappiamo riconoscere, di emozioni. Ecco tutto questo è la vera casa abitata dalla nostra Maison, è la casa del nostro stato d’animo in cui entriamo nel momento di creare. La creazione e la creatività sono azioni misteriose, ancora oggi cariche di aspetti non conosciuti, la creazione è il pianeta del non detto, della sensibilità, del magico, della #luce. Ecco, ci siamo arrivati a parlare di luce. Nei momenti bui (e lo scorso anno il buio ci ha accompagnato per quasi dieci mesi) abbiamo spesso parlato nella nostra bacheca sociale del buio che lascerà posto alla luce, ne abbiamo parlato qui (), poi nella diretta del 21 dicembre 2020, “Ritorna la luce: il Solstizio e la Congiunzione Giove Saturno”, qui () con la simultanea congiunzione tra Giove e Saturno e qui coniugata con la “rinascita”. ()

Per gli antichi Greci, il solstizio d’estate apriva ‘la porta degli uomini’, mentre quello invernale ‘la porta degli Dei’.

Per noi più semplicemente è un momento per ricordare i nostri gioielli che più si sintonizzano con la parola chiave #luce, qui.


5 GIUGNO – La Giornata Mondiale dell’ambiente

La nostra visione (e lo diciamo con la massima umiltà e rispetto per la bio diversità di pensiero tanto necessaria per un futuro ricco di creatività e soluzioni) ci porta a delle considerazioni che sono da sempre al centro del nostro creare immersi nella natura, nel nostro sentire “magico artigianale”, con poche parole chiave: #luce #arte #giardinosegreto. Ecco le domande che ci poniamo: la natura è magica? La natura ha ‘forze’ di cui non riusciamo a comprenderne la valenza? La natura è parte indivisibile del nostro mondo di uomini e donne? L’arte ci può aiutare a meglio capire?

Questa giornata ha l’obiettivo ripristinare un ‘ecosistema’ che noi preferiamo chiamare ‘relazione’: dalle foreste ai terreni agricoli, dalle cime delle montagne alle profondità dei mari, dalle città accatastate ai piccoli isolati borghi ma, soprattutto, dall’uomo al naturale. Ancora una volta ci viene in aiuta la poesia: è Emily Dickinson in questo caso che, grazie ad una sensibilità che può venire solo dal profondo, ci dice delle cose… provate a leggerle.

ESSERE UN FIORE È UNA PROFONDA RESPONSABILITÀ

Fiorire – è lo scopo – chi incontra un fiore

e lo guarda senza pensare

a malapena potrà sospettare

la circostanza minore

Partecipare alla faccenda della luce

così complicata

che poi al meriggio come una farfalla

viene donata

Disporre il bocciolo – combattere il verme

ottenere la giusta rugiada

mitigare il calore – eludere il vento

sfuggire all’ape furfante

Non deludere la grande Natura

che quel giorno l’attenderà

essere un fiore, è una profonda

responsabilità.


Il mondo digitale è stato caratterizzato nell’ultimo anno dal dualismo problema/opportunità: da una parte ha permesso a milioni di lavoratori di dare continuità, pur restando in casa, alle proprie mansioni, dall’altra ha incentivato ancora di più la dipendenza dalle tecnologie da parte di chi era già instradato su questa china. E i bambini rientrano senz’altro in quest’ultima categoria: a questo proposito la Società Italiana Pediatri sottolinea come la verde età di chi fa la Prima Comunione non è abbastanza attrezzata per affrontare la complessità di un mezzo tanto evoluto ed invitano a un più ponderato ed equilibrato supporto alle scelte dei giovanissimi.

Il nostro discorso, da sempre allineato sulla vicinanza con la natura, con il mondo dei sogni e delle fiabe, dei boschi incantati e delle foglie come lacrime dell’universo, è molto più ampio: ai bambini può certamente servire un uso equilibrato delle tecnologie ma prima di questo dobbiamo riavvicinarli ai ritmi naturali, alla luce del giorno e al buio della notte, alle stelle che volano e al silenzio dei boschi lontani. Un vero e proprio programma disintossicante per fare riscoprire ai bimbi le gioie dei fiori con i loro colori e profumi, il rumore del vento e delle foglie che si scuotono sui rami, la bellezza di cogliere un frutto direttamente dall’albero, dunque la forza rigenerante della natura…. Tutto ciò significa anche far scoprire il lavoro manuale, le arti applicate, la ricchezza di manufatti che tramandano saperi e sapori antichi, la bellezza del creato e la indispensabilità della creatività come energia vitale, ecco. La magia del creato viene prima, molto prima di qualsiasi oggetto che può essere un valido medium solo a patto che all’interno del bambino ci sia già un inizio di coscienza e un mondo da raccontare: il vuoto di pensiero e di valori è il vero nemico, non la tecnologia in sè stessa.


Il pensiero di tutta la nostra maison risuona, spesso, nel “sentire” degli artisti: anche nel caso della #festadellamamma, proprio attraverso i loro occhi percorriamo un vero e proprio “viaggio”, con sensazioni e pensieri mai univoci bensì pieni di sfaccettature in evoluzione continua come la natura a cui ci ispiriamo continuamente, come l’essere umano, come la vita, in ultima analisi. Dunque iniziamo con lo scrittore e poeta francese Christian Bobin, che scrive: “Gli uomini reggono il mondo. Le madri reggono l’eterno”; allo stesso modo di Khalil Gibran, poeta, pittore libanese la cui opera cerca un punto di mediazione tra la civiltà occidentale e quella orientale. Ebbene anche nel suo pensiero la figura materna trascende la realtà, vola in alto ad ogni retaggio indifferente, così: “Madre, la parola più bella sulle labbra dell’umanità”.

Ma la visione più profonda, che risuona di più in noi è quella di Victor Hugo, che affronta questa figura nell’interezza della sua complessità, scrivendo, lontano dagli stereotipi che troppo spesso inquinano la verità dell’esistere: “La madre è sublime perché è tutta istinto. L’istinto materno è divinamente animale. La madre non è donna, ma femmina”. Parola di chi è stato scrittore, poeta, drammaturgo, saggista, artista visivo, statista e attivista per i diritti umani.

I grandi artisti portano la luce e la comprensione nei fatti della vita e ci aiutano, con le loro gemme, a guardare con più attenzione le strade e come percorrerle al meglio. Non più velocemente ma al meglio.


Earth Day: per amare la Terra serve lo sguardo interiore di chi non ha mai perso il dono della meraviglia

Giornata mondiale della Terra: questa volta l’Earth Day ha un significato molto più coinvolgente, più vibrante ed emozionante per tutti noi. Se si può sintetizzare la filosofia di #GabriellaRivalta, è questa: nella natura e nelle fiabe, nel cielo e negli animali c’è una fonte infinita di bellezza e armonia, è da qui che attinge per la sua arte. Ecco allora che oggetti, resi eterni dall’amore, dallo smalto e dall’oro, rivelano una filosofia di vita profonda e luminosa: c’è un tesoro inestimabile attorno noi ed una grazia inesauribile nella natura stessa e nelle piccole cose.

Ma per cogliere tutto ciò è necessario lo sguardo interiore di chi non ha mai perso il dono della meraviglia. Ecco il nostro modo di consacrare l’Earth Day ogni giorno dell’anno.

Ci teniamo a ricordare a tutte voi: la Giornata della Terra ha ormai già 51 anni, lanciata dalle Nazioni Unite si celebra annualmente un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera (quest’anno con il tema ‘Restore Our Earth’). Come sapete la nostra Maison è sempre attenta agli appuntamenti con la natura, ai suoi ritmi e cadenze, per questo abbiamo celebrato l’equinozio di Inverno e Primavera, la grande congiunzione planetaria tra Saturno e Giove ed ora la festa del nostro Pianeta: anche tutt’intorno al nostro luogo di progetto e di lavoro, la natura regna sovrana.

Buona Terra a tutti!


Il 13 Aprile è la Giornata mondiale del bacio. Ricordiamoci che il bacio è il fondamento dell’amore, dell’amicizia, della dolcezza, della gioia, della luce. Appositamente lo ricordiamo proprio perché stiamo vivendo momenti di restrizioni – ma saranno senz’altro gli ultimi.

Lo psicanalista Massimo Recalcati (“Mantieni il bacio. Lezioni brevi dell’amore” è il suo libro appena uscito), afferma: “Il bacio è forse l’immagine che, più di ogni altra, condensa la bellezza e la poesia dell’amore. Il bacio è il tempo di un’intimità che unisce in modo sorprendente il luogo della parola con quello del corpo. Se non c’è amore senza dichiarazione d’amore, non c’è amore senza bacio. È solo il bacio a coniugare la lingua che dichiara l’amore».

E aggiunge: “Il miracolo dell’amore che dura è il miracolo di una torsione del tempo: non ci allontaniamo come ordinariamente accade dal tempo dell’inizio, dal primo bacio, ma lo rinnoviamo di continuo, in altri infiniti primi baci”.

Questo è un gioiello a modello unico, costruito con amore e pazienza. Quale sia il tuo gioiello sogno, noi lo faremo.


Ma non di soli baci di amore ci nutriamo

Non di soli baci di amore ci parla un altro psicanalista, Paolo Crepet: “forti di un naufragio emotivo ripartiamo dalla certezza del sentimento: oggi più che mai bisogna ripescare e rieditare tre parole sacre: amore, amicizia, felicità e non intraprendere la strada dell’analfabetismo emotivo”.

Tra le rime sbocciano baci, nella psiche fiori

Abbiamo bisogno di riconoscere il “prezioso” della vita, andare ovunque ci sia luce, ascoltare suoni di amore, passione, gioia, rinascita. Lo psicanalista Recalcati suggerisce che siamo immersi in un “consumo autistico degli oggetti, in un tempo ostile all’amore e al suo avvento, un tempo senza poesia”. Ebbene eccoli, tanti piccoli assaggi di poeti del bacio e dell’amore.

Edmond Rostand, nei versi del Cyrano, ha dipinto i tanti modi di ‘essere bacio’: «un apostrofo roseo messo tra le parole t’amo», «un giuramento fatto / un poco più da presso, un più preciso patto, / una confessione che sigillar si vuole», «un segreto detto sulla bocca, un istante / d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le piante, / una comunione che ha gusto di fiore, / un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore / e assaporarsi l’anima a fior di labbra».

Pablo Neruda scriveva: «In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto»; Francis Scott Fitzgerald descriveva «Poi la baciò. Al tocco delle sue labbra sbocciò per lui come un fiore e l’incarnazione fu completa». E ancora, Guy de Maupassant con «Il bacio è il modo più sicuro di tacere dicendo tutto» e Paul Geraldy con «La parte più difficile non è il primo bacio, ma l’ultimo».

Chiudiamo con un poeta da sempre citato, sui ponti della Senna, Jacques Prévert: «I ragazzi che si amano si baciano in piedi/Contro le porte della notte/ E i passanti che passano li segnano a dito/Ma i ragazzi che si amano/Non ci sono per nessuno».


La croce di luce, la Pasqua e i Gioielli dello Spirito. E’ arrivato il tempo delle cose preziose, della luce, di una buona rinascita. Abbiamo seguito, insieme a voi, i passaggi che hanno visto il ritorno della luce dopo un periodo oscuro…

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