Bellezza, eccellenza, creatività: la nostra nazione è prima al mondo con 57 siti UNESCO

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Vogliamo ricordare questa nuova conquista, affinchè i nostri giorni ritrovino, al di là di un consumo privo di valore, al di là di un tempo ostile senza poesia, la propria identità profondamente legata alla creatività, al genio, alla bellezza. Anche noi di #GabriellaRivalta siamo schierati nella lotta contro l’oscurantismo, la banalità e l’analfabetismo estetico. Semplicemente con gioielli a modello unico, costruiti con amore e arte, nel nome di un “sogno”.

Ebbene il nostro piccolo Paese è in cima alla vetta, stiamo parlando di qualcosa che appartiene a 167 Paesi del mondo: siti culturali, siti naturali e siti misti. E siamo, semplicemente, più in alto.

Con gli affreschi del Trecento di Padova ed anche con il miracolo di Montecatini Terme, la nostra Terra sale in vetta alla graduatoria con 57 siti UNESCO. Al secondo posto, la Cina, il Paese della Grande Muraglia, con 55 luoghi patrimonio dell’umanità. Tedeschi e spagnoli sono terzi con 48.

C’è una ultima nota che vogliamo condividere con voi: la ricerca della Fondazione Symbola, ha come titolo «L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi». Il progetto parla della filiera culturale e creativa e l’industria manifatturiera influenzata dalla cultura che vale da sola il 17% della ricchezza nazionale.

Per finire, come altre volte, ci aiutiamo con i pensieri di chi, l’arte e la bellezza l’ha eletta madre totalizzante del proprio essere.

Dove si crea un’opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bimbo, là opera la vita e si è aperta una breccia nell’oscurità del tempo”, così scriveva Hermann Hess; Ada Merini è sulla stesa lunghezza d’onda: “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”. Ma lasciamo ad un altro poeta, John Keats, l’ultima parola: “Una cosa di bellezza è una cosa per sempre”.


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